Flora

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  • Agrumi

                    La famiglia degli

agrumi è composta dalle piante coltivate appartenenti al genere Citrus che appartiene alla famiglia Citrus delle Rutaceae e i loro frutti. Né esistono tantissimi tipi, e molto spesso vengono prodotti degli ibridi, che però non sempre durano molto. Il luogo d'origine di tutti i Citrus è l'India e l'estremo Oriente, anche se oggi gli agrumi sono largamente coltivati qua-
si in tutto il mondo. Oltre che in Asia e nel Mediterraneo, coltivazioni importanti sono presenti negli Stati Uniti, in Sud America, in
 Australia e in Sudafrica. È noto che i Romani conoscevano già nel primo secolo il limone e l'arancio amaro, ma la loro coltivazione è stata introdotta successivamente. In Italia la produzione di agrumi bitter or si concentra nelle regioni meridionali, con la Sicilia in primo posto. Il fiore degli agrumi, chiamato zagara, è generalmente bianco ma a volte può essere di un rosa o lilla molto chiaro, cresce in corimbi o da solo

  • Rosa
La rosa è per antonomasia la regina dei fiori, ancora oggi il fiore più coltivato al mondo. E' citato nei più antichi scritti che si sono tramandati sino ai giorni nostri ed è sempre stato associato alle feste e alla bellezza. Anche nei testi arabi e persiani è più volte citato questo fiore.

Nei Giardini dei monasteri medievali non manca vano mai le rose, utilizzate anche per estrarne l'essenza. Nel '700 e nell'800 ci fu una vera passione per le rose che ha portato, attraverso continue selezioni ed incroci, all'ottenimento di nuove varietà dalle quali si
sono originate le rose comuni, coltivate oggi. La classificazione è estremamente complicata  e può dar luogo a diverse interpretazioni. Pertanto la nuova classificazione proposta dalla Royal National Rose Society, suddivide le rose in tre grandi gruppi: rose moderne da giardino, rose antiche da giardino, rose selvatiche. 


- La Mela

Il melo da frutto, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, è di sicuro l'albero da frutto più coltivato al mondo, soprattutto nella fascia climatica temperata, e presenta tantissime varietà (centinaia se non migliaia). I fiori di questa pianta sono bianco-rosa e la mela (il frutto) matura da luglio a dicembre (è sia estivo che autunnale, dipende dalla varietà!).
Per quanto riguarda la coltivazione, l'ambiente adatto è quello collinare; il melo si adatta alla maggior parte dei terreni, 
anche se preferisce quelli poco calcarei, ben drenati e profondi almeno 80-90 cm

- PRINCIPALI VARIETA':
  • "Royal Gala", fra le mele più popolari, è caratterizzata da polpa dolce e dal sapore delicato; non molto grandi come dimensioni, presentano una buccia sottile generalmente di color rosso rubino.
  • "Granny Smith", tra le più famose a buccia verde, ha una polpa molto croccante e sapore marcatamente acidulo, ideale per la preparazione di crostate di mele.
  • "Belle de Boskoop", con buccia giallo-rossa, rugosa e con polpa bianco-verde, ideale per essere consumata sia cotta sia nella preparzione di torte.
  • "Fuji", con polpa succosa, aromatica, dolce e molto croccante.
  • "Gala", con buccia sottile, generalmente di colore rosso e con polpa dolce, leggermente acidula e granulosa.
  •  "Jonagold", con mele di grosse dimensioni, presenta una buccia gialla screziata di rosso con polpa bianca e gusto dolce ma allo stesso tempo un po' acidulo.
  • "Melrose", con buccia rosso-gialla e polpa bianca molto dolce, croccante e leggermente acidula; una varietà molto popolare negli Stati Uniti.
  • "Vista-bella", con mele di medie di medie dimensioni, buccia giallo-verde, “tinta” di rosso, sulla parte che riceve più sole e dal particolare sentore fruttato che ricorda il lampone.
- La pianta del tè


La Camellia sinensis è la principale pianta teacea, da cui deriva la quasi totalità delle specie usati per gli infusi. Appartiene alla famiglia delle Theaceae e con le sue foglie e germogli possiamo produrre il tè nella sua più classica forma. Cuocendo a vapore le foglie di questa pianta è possibile inoltre estrarre un olio con proprietà antisettiche. Questo particolare olio trova impiego su larghissima scala: all’interno delle aziende cosmetiche per esempio, per la produzione di lozioni, shampoo, pomate e saponi. 

Presenta le seguenti caratteristiche:

foglie ovato-acuminate con il margine dentato

- piccoli fiori di colore bianco

-si presenta come un arbusto coltivabile ad una temperatura tra i 10 e i 30°C

In base al suo trattamento si producono diverse tipologie di tisana: Il tè nero è fermentato, il tè verde non è fermentato, mentre la varietà oolong è semi-fermentata. Dopo l’essiccazione, il tè può essere lavorato per ottenere bevande aromatizzate, tè pressati oppure tè deteinati.
Ricordiamo anche che dai suoi semi è possibile ricavare un particolare olio conosciuto con il nome tsubaki-abura.

  • TRIFOGLIO


E' una pianta leguminosa o fabacea che si può trovare in qualsiasi prato che si rispetti. Diffusa soprattutto nell'emisfero boreale e in alcune zone tropicali, la sua struttura caratteristica è proprio quella delle tre-foglie, come ci suggerisce il nome della pianta stessa, accompagnate da un bel fiore color fucsia in primavera. Tra le curiosità meno note circa questa piccola pianta, ricordiamo che 
il trifoglio ospita fra le sue radici dei batteri simbionti capaci di fissare l'azoto atmosferico e che, soprattutto il trifoglio rosso, produce inoltre un particolare ormone vegetale, in grado di rallentare l'invecchiamento della pelle e della mucosa e quindi utilizzabile come cura aggiuntiva contro disturbi legati alla menopausa nelle donne, quali vampate, depressione e addirittura malattie cardio-vascolari.

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  • Fragola 

La Fragola è un falso frutto, pianta che cresce spontanea nei boschi europei.  Appartenente alla Famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Rosoideae, genere Fragaria, in commercio ne troviamo molte varietà, soprattutto originarie di sud America e Africa. E' inoltre una pianta perenne, acaule, il cui fusto è stato trasformato in un corto rizoma. Le foglie sono ternate, ovato-oblunghe, dentato-seghettate, lungamente picciolate. I fiori, bianchi, sono riuniti in gruppi di 3-8 a è molto antica, risalente al '700. Essa è anche un'ottima alleata del nostro sistema immunitario, in quanto ricca di vitamina C, e ci aiuta a mantenere sano e forte il nostro  sistema nervoso e metabolismo energetico. Protegge infine anche le nostre cellule da stress ossidativo e contribuisce a mantenere un corretto equilibrio di produzione del collagene.  

  • Pesca

Il pesco, chiamato scientificamente Prugnus Persica, è un albero da frutto originario della Cina, importato in Europa dalla Persia da cui prende il nome. Simbolo dell'immortalità per la cultura cinese, fiorisce in primavera regalandoci fiori bianco/rosacei meravigliosi, per poi dare i suoi frutti in estate, da maggio sino a settembre.
 I maggiori produttori a livello mondiale sono Stati Uniti, Grecia, Cina, Turchia, Italia e Spagna.
Ne esistono tantissime varietà, le possiamo classificare secondo due criteri base:
- COLORE della POLPA: bianco o giallo
- PRESENZA DI UNA LIEVE "PELURIA": in caso affermativo, stiamo parlando di una Saturnina, altrimenti, se la pesca in questione è un poco snella ed ha una buccia liscia e piuttosto lucida, stiamo parlando di una Nettarina, comunemente chiamata Pesca Noce. La prima sarà piu' zuccherina e morbida, la seconda un poco piu' soda e meno dolce.
Concludiamo ricordandovi anche i suoi numerosi benefici: le pesche, essendo povere di calorie e di grassi, e ricche di acqua, sali minerali, vitamine e fibre, rappresentano un ottimo spuntino per chi vuole restare in forma; hanno inoltre proprietà antiossidanti, sono diuretiche e ci aiutano moltissimo a mantenere in salute i nostri occhi e a normalizzare i livelli di pressione sanguigna e di colesterolo cattivo presente nel nostro corpo.

- ACONITO NAPELLO

L'aconitum napellum, nomenclatura scientifica dell'Aconito Napello, è una pianta erbacea molto diffusa sui rilievi europei centro-occidentali, soprattutto sulle nostre Alpi. E' caratterizzata da fiori viola-indaco piuttosto affascinanti, ma non fatevi ingannare: l'Aconito Napello è in realtà estremamente velenoso, poiché tutta la pianta, soprattutto le radici, sono ricche di

sostanze come l'aconitina, la cui dose letale per l'uomo è di soli 3-6 mg. L'avvelenamento avviene solitamente per ingestione o inalazioni di parti della pianta, ma a volte può capitare anche per un semplice contatto fisico. E' importante recarsi immediatamente alla struttura ospedaliera più vicina appena si inizino ad avvertire sintomi sospetti poco dopo un contatto ravvicinato con l'aconito, poiché lascia passare davvero poche ore prima di attaccare il sistema cardiocircolatorio e poi il sistema nervoso centrale uccidendoci seduti stante. Se faremo in tempo, verremo subito sottoposti a lavanda gastrica: purtroppo non esiste ancora antidoto contro l'aconitina.
Ne parliamo anche su Radio New Geography and Science


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