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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

IL VAQUITA

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New geography and science presenta…       PESCE PAGLIACCIO Il pesce pagliaccio Il pesce pagliaccio è diffuso sulle scogliere coralline dell’oceano Indiano e del pacifico occidentale. Si riconosce facilmente per la sgargiante livrea arancione a bande bianche, che ricorda il trucco dei pagliacci che si vedono al circo.       Dove vivono: i pesci pagliaccio vivono tra i tentacoli urticanti delle anemoni di mare, “parenti strette” delle meduse. Quanto sono grandi i pesci pagliaccio? Raggiungono al massimo undici centimetri di lunghezza.   Di cosa si nutrono? I pesci pagliaccio sono onnivori, perciò si nutrono di alghe, uova di pesci, larve e piccoli gamberetti.   Quanto vivono? Vivono massimo 20 anni.   Come si proteggono i pesci pagliaccio dagli anemoni? I ricercatori hanno scoperto come riesca il pesce pagliaccio a difendersi dai tentacoli velenosi dell'anemone in cui vive, il segreto è nel muco che ricopre questo pesce e che riesce ad ospitare batteri d
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  NEW GEOGRAPHY AND SCIENCE PRESENTA… Senigallia Senigallia  (o Sinigaglia) , è un Comune della provincia di Ancona, nelle Marche. La cittadina è situata sulla costa adriatica alla foce del fiume Misa. Fornita di porto costituito sul Misa stesso, è sede di industrie metalmeccaniche, alimentari, del mobilio, dell’abbigliamento e dei materiali da costruzione. È attiva la pesca e molto sviluppato il turismo balneare.   Storia Il nome Senigallia deriva da “Sena Gallica”, che fu colonia romana, fondata intorno al 283 a.C., dopo la sottomissione dei Galli  Senoni . Nell’82 d.C. fu devastata da Pompeo. Sede vescovile forse già dal 4° sec., fece parte della Pentapoli; passò successivamente, al tempo di Liutprando, sotto il dominio longobardo, finché fu compresa nella donazione di Pipino alla Chiesa. I papi non vi esercitarono tuttavia che una debole autorità, contrastata dall’ambizione di signori locali. All’inizio del 12° sec. si diede ordinamenti comunali; dalla fine dello stesso
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  New geography and science presenta… Il saola       Caratteristiche:   La Saola o bue vu qang detto anche unicorno asiatico, è uno dei mammiferi più rari del mondo; appartiene ad un nuovo genere di ruminanti imparentati con la mucca. Saola significa dalle corna affusolate che sono rivolte all'indietro e dritte; i Saola sono marroni in varie tonalità e sul muso ci sono delle macchie bianche. Questo tipo di animale sia maschio che femmina è alto dagli 85 ai 90cm, e pesano dagli 80 ai 90kg; vivono dai 10 ai 15 anni. Si muovono in piccoli gruppi composti da 2 o 3 esemplari, hanno abitudini notturne e sono molto schivi.         Di cosa si nutrono?     Si nutrono di felci (foto sopra), piante e piccoli arbusti, utilizzano la loro lunga lingua per staccare le foglie (quindi sono animali erbivori).     Dove vivono? Vivono in una regione molto piccola tra la riserva naturale di vu qang (ecco perché si chiama così). Vive anche in Laos e in V
  NEW GEOGRAPY AND SCIENCE presenta.. .  ALASSIO  Alàssio ( anticamente conosciuta col nome Alascio [6]) è un comune italiano di 10 695 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria, il settimo della provincia per numero di abitanti. È una meta turistica molto apprezzata soprattutto per i suoi monumenti e le sue attrazioni come il celebre “Muretto D’Alassio”. Anche la cucina è ottima, oltre alle spiagge di sabbia, molto rare in Liguria. Insomma, è una meta da sogno!  Storia  Quando è stata fondata Alassio? Si dice che risalirebbe al 10° secolo, quando nei pressi della chiesetta di Sant'Anna ai Monti sorse il primo nucleo e poi altri si stabilirono sulla collina retrostante presso l'attuale borgata Madonna delle Grazie dove si può ancora vedere uno dei più antichi stemmi di Alassio. A proposito delle origini del suo nome pare che Alassio derivi da Adelasia, figlia dell'imperatore Ottone I, fuggita con uno scudiero di nome Aleramo; la coppia si sarebbe stabilita sulle coll
  NEW GEOGRAPHY AND SCIENCE presenta… LE MINIERE DELL’ISOLA D’ELBA in dettaglio le Miniere di Rio Marina Le zone minerarie di Rio sono tra le più antiche sulla Terra ed è stata sempre molto sfruttata; sin dai tempi degli etruschi e fino alla chiusura delle miniere nel 1981. Ci sono testimonianze di un insediamento neolitico anche se non sappiamo quando ha inizio lo sfruttamento dei giacimenti ferriferi. Comunque sappiamo che gli Etruschi iniziarono lo sfruttamento delle miniere già a partire dall’VIII secolo a.C. e all’escavazione del ferro si accompagnò un’intensa attività siderurgica di cui rimangono i resti di numerose fornaci,. Le fornaci   erano delle cavità scavate nel terreno foderate di argilla e sormontate da una struttura cilindrica di un metro e mezzo con dei fori per la fuoriuscita dell’aria. Populonia, situata in Piombino, era il centro di controllo per la lavorazione del ferro elbano e, nonostante ci fossero in quel periodo numerosi scontri tra greci, siracusani e