La guerra in Sudan
New Geography and Science presenta...
La Guerra Civile Sudanese
Oggi, lasciando per un attimo da parte il conflitto in Ucraina, trattiamo un'altra terribile guerra che si svolge, relativamente, a pochi passi da noi: il conflitto in Sudan. Attualmente un po' fuori dai riflettori, si tratta invece di un argomento serio quanto quello del conflitto Ucraino ed anch'esso merita di essere trattato, in quanto potrebbe coinvolgere altri paesi afro-asiatici...
Scoprite tutti i dettagli nel piccolo articolo che segue, scritto a seguito dell'interessante lettura del giornale "Internazionale Kids" n.45
Il Sudan è uno dei paesi piu' grandi e importanti d'Africa. Da molto tempo in realtà (quasi 17 anni) funge da scenario a violenti scontri politici, che hanno portato, fra gli altri, all'indipendizzazione della parte meridionale del paese, l'attuale Sud Sudan, ovvero lo stato (riconosciuto come tale dalla Comunità Internazionale) piu' giovane del mondo, in quanto fondato solo a Luglio 2011.
Possiamo quindi affermare che, così come la Guerra in Ucraina è ufficialmente iniziata a febbraio 2022 anche se vi era gran scompiglio ben prima, anche la Guerra Sudanese, sebbene ufficialmente iniziata il 15 aprile di quest'anno, ha origini ben meno recenti...
Il conflitto attuale infatti deriva da disordini politici risalenti a prima del 2019. A quel tempo, i generali Abdel Fattah al Burhan e Mohamed Hamdan Dangalo si erano alleati per rovesciare il governo guidato da Omar al Bashir, a sua volta salito al potere dopo aver organizzato un colpo di stato nel 1989 e divenuto in pratica un dittatore a piene regole anche se soggetto a un fortissimo consenso (ben del 94,5%).
Questi istituirono un nuovo governo formato da militari e civili, oltre ad organizzare colpo di stato vero e proprio ad ottobre 2021 (evento molto ricordato per le violente manifestazioni, le stragi di civili e le durissime conseguenze). Il comando di questo nuovo governo venne preso da Al Burhan, mentre Dangalo rimase Vicepresidente del Consiglio. Quest'ultimo si stufò in poco tempo di questa sua posizione di "inferiorità" e ciò diede vita al conflitto attuale, che vede i due divisi in due schieramenti opposti: le RSF e l'Esercito Sudanese. Il primo, acronimo di Rapid Support Forces, è tenuto da Dangalo, mentre il secondo è quello patteggiato da Al Burhan e costituisce formalmente l'esercito di Stato. Le due fazioni stanno portando avanti una prova di forza fatta di incursioni, sparatorie, raid aerei, mobilitazioni di blindati e annunci contrastanti, condannando il paese ad una gravissima crisi umanitaria: molte persone cercano di scappare in altri paesi vicini come l'Arabia Saudita, oppure a Port Sudan, a piu' di 600km dalla capitale Khartoum, donde sperano di poter imbarcarsi ed emigrare via mare.
Attualmente, questo conflitto è ridotto ad una guerra civile, ma sale sempre piu' il timore che possa espandersi: molti paesi afroasiatici sarebbero interessati, ad esempio gli Emirati Arabi e la stessa Arabia Saudita ove molti civili cercano asilo trovano in Dangalo un buon alleato. Anche la Russia è interessata al Sudan per le sue miniere d'oro e per l'appoggio sul Mar Rosso, mentre l'Egitto vorrebbe questo paese come alleato per impedire all'Etiopia di costruire una diga sul Nilo. E come se non bastasse, pure la Cina, avendogli prestato piu' di $ 6miliardi, ha grandissimi interessi.
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