Algeria
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Il territorio e il clima
L'Algeria è un vasto paese nella regione settentrionale dell'Africa. Algeri è la capitale e la città più popolata dell'Algeria
Il territorio dell’Algeria è occupato per oltre tre quarti dal deserto del Sahara, che si estende nel sud del paese.
Lungo la costa mediterranea c’è una zona fertile chiamata Tell, tra il Tell e il deserto si innalza la catena dell'Atlante prendendo il nome di Telliano al nord e al sud Sahariano. Al confine con il Niger si trova il massiccio dell’Ahaggar che con il monte Tahat raggiunge la cima più elevata.
La capitale sorge sul Mar Mediterraneo. La parte bassa, vicina alla costa, è di epoca coloniale e conserva lo stile architettonico francese. La parte alta, la casbah, risale al XVI secolo e ha lo stile tipico delle città arabe. A queste due aree si affiancano le periferie, in gran parte edificate a partire dalla seconda metà del Novecento.
Il clima è mediterraneo sulla costa, arido all’interno e desertico a sud dell'atlante.
Gli scavi in Algeria hanno indicato la presenza dell’homo erectus. I Fenici si stabilirono sulla costa mediterranea nel primo millennio a.C.
L’Algeria divenne una colonia romana alla fine delle guerre puniche (145 a.C); fu conquistata dai vandali nel 440 d.C e fu invasa dagli Arabi nel 650 d.C circa.
Cadde sotto il controllo dell’ impero ottomano fino al 1536 e diventò sede dei pirati barbari; i francesi occuparono l’Algeria nel 1830 e diventò parte della Francia nel 1848. Tra il 1954-1955 ci furono numerose rivolte e nel luglio 1962, con il presidente francese Charles De Gaulle, diventò indipendente.
Nel 1963 l’Algeria divenne socialista per volere del presidente Ahmed Ben Bella che cominciò a nazionalizzare le aziende e a suscitare l’opposizione.
Nel 1980 l’arabo è diventato il linguaggio ufficiale del paese.
L’Algeria è entrata in una grave recessione negli anni ‘80 quando i prezzi del petrolio subirono un crollo enorme.
L’Algeria è una repubblica e la sua moneta è il dinar algerino; la lingua ufficiale è l’arabo e, in minoranza, il francese e il berbero, la maggior parte della popolazione è di fede islamica, per lo più araba e, una piccola parte, berbera e tuareg. Metà della popolazione ha meno di 20 anni e la densità è più elevata nella zona costiera.
La capitale, Algeri (3749768 ab.), ha un grande porto; la parte interna della città, chiamata casbah (parte della città fortificata e cinta da mura per la difesa) è molto popolata; un’altra città è Orano (609940 ab.), capolinea della ferrovia e della linea stradale che arriva fino in Guinea; Orano ha un porto da dove partono le imbarcazioni con ferro e merce destinata all’Europa.
Dopo la conquista dell’indipendenza dalla Francia, sono state nazionalizzate le imprese ed è stata incentivata l'agricoltura di sussistenza.
L’agricoltura è praticata nella zona costiera, vengono coltivati frumento, orzo, olivi, vite, agrumi. Nelle oasi crescono palme da datteri e cereali; la produzione è insufficiente al fabbisogno interno.
L’allevamento è di ovini, bovini, asini, caprini e dromedari.
L’Algeria è un paese ricco di risorse minerarie, soprattutto petrolio e gas naturale.
Le industrie sono tessili, alimentari e cementifici, si stanno sviluppando quelle siderurgiche, chimiche, petrolchimiche e meccaniche; lo sviluppo industriale però è ostacolato dalle tensioni politiche e sociali.
L’artigianato produce gioielli e oggetti in oro, tappeti e ceramiche.
Curiosità sull’Algeria
L'Algeria è la più grande nazione africana con 2,381,741 km2 della superficie totale.
Il paese ha molte specie di uccelli.
La compagnia petrolifera nazionale algerina Sonatrach è la più grande dell'Africa.
I cammelli sono ampiamente usati in Algeria.
Il governo algerino impone enormi restrizioni alla libertà di stampa e la violazione delle regole comporta la cancellazione delle licenze delle rispettive società.
Il più importante periodo di festività è il Ramadan.
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